Il quadro dello “staff del Presidente” si sta delineando con la presentazione di tutti i componenti, uno staff composto tutto da professionisti del settore. Così al servizio della Roma Volley Club ci sono altri due elementi imprescindibili come il Professore Francesco Franceschi, Responsabile Chirurgia dell’arto superiore e dell’arto inferiore al Policlinico Universitario Campus Biomedico di Roma, e Susanna Casubolo, psicoterapeuta e mental coach.

Franceschi si occupa della salute dei giocatori, “stressati” proprio per l’attività tra ginocchia, spalle e tutti gli arti. Franceschi si occupa della salute dei giocatori, “stressati” proprio per l’attività tra ginocchia, spalle e tutti gli arti. Il Prof. Franceschi nel 1995 è stato Visiting Fellow alla Divisione di Medicina dello Sport, Orthopaedic and Arthritic Hospital, Toronto (Canada), alla Divisione di Medicina dello Sport, Tampa University, Florida (Usa). Ha frequentato attivamente per due anni la Kerlan-Jobe clinic di Los Angeles assistendo i Los Angeles Lakers e nel 1998 al Presbyterian Hospital di Saint Antonio (Usa). Nel 2000 è diventato Ricercatore universitario all’Università Campus Biomedico di Roma, e fino al 2004 è stato in servizio come Consulente ortopedico dello IUSM (Istituto Universitario delle Scienze Motorie). Dal 1998 è Professore a Contratto della Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia dell’Università Campus Biomedico di Roma, dal 2000 ricercatore universitario. Dal 2016 è Responsabile della UOS di Chirurgia dell’arto superiore e dell’arto inferiore del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, Roma. É uno dei massimi esperti nel settore e appassionato di pallavolo. Tra i suoi interventi ha operato al ginocchio Joel Bacci. Le sue parole. “Mi sono avvicinato al mondo della pallavolo perché dal punto di vista lavorativo è uno sport che ha a che fare con la maggior parte della mia pratica clinica cioè lesioni della spalla che coinvolgono frequentemente i tendini della cuffia dei rotatori e per quanto riguarda il ginocchio i legamenti e i menischi. Dal punto di vista della passione ho giocato tanto in squadre universitarie in Italia e all’estero. Per me è fondamentale ottenere il massimo del risultato dopo aver operato i miei pazienti e specialmente nel campo sportivo veder tornare un giocatore in campo dopo un intervento alle articolazioni in particolare con le tecniche moderne artroscopiche. Sono fiero e particolarmente emozionato nel poter seguire come referente ortopedico la squadra di Roma”.

Un’altra grande esperta, stavolta nel campo della mente, è Susanna Casubolo, da diverse stagioni “in forza” alla Roma Volley. Psicologa e mental coach parla così della sua esperienza e del suo lavoro. “Nello sport oltre all’allenamento fisico c’è tanto lavoro “di testa” perché l’attività sportiva richiede impegno, capacità di sopportare la fatica e la pressione emotiva. Con la preparazione mentale vengono trasmesse all’atleta le tecniche per acquisire consapevolezza delle proprie risorse, svilupparle e fortificarle, facendole diventare ancora più funzionali. Sono una psicologa dello sport, psicoterapeuta e terapeuta EMDR, collaboro con la Roma Volley da due anni utilizzando le tecniche della psicologia dello sport e i protocolli EMDR per far provare ai singoli atleti un’esperienza sensoriale integrata di successo. Queste tecniche permettono di migliorare le risorse individuali già presenti o di acquisirne nuove al fine di aumentare il grado di efficacia nelle prestazioni sportive. Con l’allenamento mentale agisco su diverse aree: concentrazione, livello ottimale di attivazione per le massime prestazioni, tenacia, rilassamento e attivazione, controllo dei pensieri negativi, uso dei pensieri motivanti, gestione degli stati emotivi negativi. Ridurre l’ansia, prepararsi alla gara, recuperare da un infortunio è possibile grazie a un lavoro di mental training mirato sulla singola necessità. Il fine ultimo è ottenere una peak performance, attraverso il raggiungimento dello stato di flow, in cui viene compiuto il gesto atletico in modo fluido, spontaneo e creativo, in totale assenza di preoccupazione, distrazione e completa sicurezza nelle proprie abilità. Non esiste una ricetta magica universale per ottenere una peak performance, il lavoro viene fatto ritagliando soggettivamente le tecniche più appropriate, con l’allenamento mentale ripetuto nel tempo le tecniche fluiscono automaticamente esattamente come accade con il gesto atletico”.